Il provvedimento Quota 100, operativo in questi mesi in via sperimentale fino al 2021, consente l’uscita anticipata dal mondo del lavoro per chi ha versato almeno 38 anni di contributi, con un’età minima di 62 anni.
Questa novità sta generando, per molti over 62, la necessità di un’attenta pianificazione del proprio futuro.
Tra i vari temi su cui riflettere, la tutela della salute è una priorità. Molti lavoratori dipendenti hanno ricevuto tutela sanitaria con coperture integrative previste dal loro CCNL o scelte dalle Aziende, e spesso tali coperture garantivano anche i familiari.
Tra le conseguenze del pensionamento c’è la perdita della tutela sanitaria, con un aggravio delle spese mediche, personali e familiari, che resterebbero a totale carico del pensionato.
Si assiste a una situazione paradossale: quando si è giovani si può contare su un Fondo sanitario con contribuzione a carico dell’azienda che tutela in caso di prevenzione e cura, con la possibilità di avere un’integrazione del Servizio Sanitario Nazionale, mentre quando si va in pensione e i bisogni aumentano e le risorse economiche sono più limitate, si resta invece scoperti.
Diventa così necessario trovare una soluzione alternativa nel caso in cui le liste d’attesa del SSN siano proibitive o le esigenze di cura inducano a rivolgersi a centri sanitari a pagamento. Ricordiamo che, oltre al finanziamento tramite le tasse della sanità pubblica, un quarto delle spese per la sanità sono out of pocket, cioè pagati dai cittadini. Gli oneri per le spese private per visite e cure sono in aumento costante negli ultimi anni e sono destinati ad aumentare se pensiamo alle spese per la non autosufficienza.
CAMPA ha sempre garantito ai dipendenti che fruiscono di un Piano sanitario collettivo aziendale, di poter mantenere autonomamente con oneri a proprio carico una copertura sanitaria personale e familiare anche dopo il pensionamento. Questa rappresenta una soluzione anche per chi proviene da altri fondi che non consentono la tutela ai lavoratori che vanno in quiescenza.
Andare in pensione anticipatamente richiede una ridefinizione e pianificazione della propria sicurezza personale o familiare. Individuare come tutelare stabilmente la propria salute, mantenendo stili di vita sani ed attivi, praticando una prevenzione sistematica. A parte quelli per i Dirigenti e i Bancari, attualmente pochissimi sono i Fondi aperti che tutelano anche i Pensionati che nel 2030 saranno in Italia su tre.
Rivolgersi a una società di Mutuo Soccorso come CAMPA è la migliore soluzione perché offre la garanzia di una scelta affidabile, sia per la salute e per la prevenzione sia per l’assistenza socio assistenziale e l’autosufficienza, e perché non pone limiti di età o per patologie e garantisce per tutta la vita.