Il Global Welfare Summit ha evidenziato come la mutualità sia la chiave di volta per garantire la sostenibilità dei sistemi di welfare. Contrattuale, aziendale o volontaria la possibilità di destinare risorse per migliorare il benessere, la previdenza sanitaria e il well- being non solo migliora l’engagement all’ interno dell’ambiente di lavoro, ma consente di poter pianificare una qualità della vita a lungo termine e migliorare la sostenibilità sociale.
Premessa
L’esigenza di diffondere un elevato grado di benessere tra i lavoratori si è consolidata come elemento cruciale nel dialogo tra Stato, parti sociali e aziende. In questo contesto, il Global Welfare Summit accoglie una prospettiva innovativa sul welfare, capace di includere tutti gli strumenti e gli attori che ne compongono il complesso sistema. A differenza di approcci settoriali, che si focalizzano su singoli aspetti, il concetto di “Global Welfare” abbraccia una visione complessiva e integrata.
Infatti, il principale vantaggio della visione globale sul welfare risiede nel suo approccio multidimensionale. Proprio per questo la giornata dell’evento ripercorrerà i 10 pilastri del “Global Welfare” (previdenza, sanità, genitorialità, caregiving, grandi rischi, work life integration, wellbeing, crescita personale, sostegno al reddito ed educazione al welfare) che corrispondono ai fabbisogni che un lavoratore potrebbe affrontare nel corso della propria vita. Questo punto di vista trasversale rende il Global Welfare Summit un evento unico all’interno del panorama attuale.
Ecco una sintesi dell’intervista al Direttore Generale CAMPA Massimo Piermattei.
1) Perché, secondo lei, è importante diffondere il concetto di Global Welfare?
In un periodo in cui i bisogni materiali immediati possono essere soddisfatti grazie alla disponibilità economiche, c’è bisogno di beni immateriali e relazionali. Il benessere può iniziare dal proprio ambito lavorativo che può favorire una visione di previdenza a lungo termine e attivare una serie di percorsi che migliorano la qualità della vita attuale ma consentono di pianificare anche quella futura.
2) Quali sono i progetti che la sua azienda sta intraprendendo nel perimetro del Global Welfare?
CAMPA attualmente è impegnata ad offrire un’assistenza sanitaria integrativa a quella pubblica per favorire l’accessibilità alle cure e alle prestazioni di prevenzione diagnostica tempestiva e anche ad attivare una tutela in ambito socio assistenziale per la Long Term Care, che può funzionare proprio grazie alla dimensione collettiva dell’ambito aziendale.
3) Quali, secondo lei, potranno essere i trend futuri sul tema del Global Welfare?
Non solo retribuzione ma possibilità per tutti i lavoratori di contribuire a migliorare la propria qualità della vita, con opportunità di “well being”, per favorire stili di vita che promuovono la salute, le relazioni sociali e che si proiettano a garantire una vita attiva e una previdenza assistenziale anche cessato il rapporto di lavoro, mitigando così il fenomeno dell’ageing che caratterizza questa nostra epoca.